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Il mondo si divide in due grandi categorie: chi è appassionato di motori e chi non lo è. A sua volta la categoria “appassionati” ha varie sfaccettature: c’è chi segue la Formula 1, chi legge le riviste di settore e chi, quando si tratta di auto, preferisce interessarsi alla parte più “storica” se non addirittura “antropologica” di questo straordinario oggetto che ha cambiato per sempre la storia della mobilità umana.
Il modo migliore per immergersi completamente nella storia e nell’arte che stanno dietro alle automobili è visitare e scoprire i musei dedicati, numerosi anche in Italia e in generale molto diffusi in tutto il mondo. Qui trovate una lista dei Musei dell’Automobile più belli e importanti al mondo.
Al primo posto come non citare Petersen Automotive Museum di Los Angeles? Questo spazio incredibile vanta una collezione senza precedenti distribuita su quattro piani: modelli da strada, auto da corsa, motociclette vintage e veicoli concept. Data la location il museo vanta anche una parte dedicata alle auto e alle moto rese famose nella storia dal cinema e dalla televisione. Il museo intende essere una vera e propria “raccolta” delle auto che hanno fatto la fama degli Stati Uniti anche all’estero: qui potrete vedere i classici camioncini del latte, gli autobus della scuola e in pieno stile USA godervi l’intera area dedicata alla macchina preferita dagli Americani… La leggendaria Ford Mustang!
Spostandoci in Europa i musei più celebri sono sicuramente in Germania, a cominciare dal Mercedes-Benz Museum. La struttura del museo si sviluppa su un motivo a quadrifogli sovrapposti, per un totale di circa sedicimila metri quadri di spazio espositivo. Le sale sono distribuite su ben 9 piani e raccontano tutta la lunghissima storia del marchio (circa 126 anni) attraverso più di 160 veicoli: qui potrete ammirare l’automobile da turismo Mercedes Knight del 1921, la Mercedes-Benz 190SL del 1958 o la futuristica C111 del 1969.
Sempre in Germania un’altra casa automobilistica dispone di un meraviglioso museo: si trova a Stoccarda il museo della Porsche, una struttura imponente costata ben 124 milioni di dollari. Il museo riserva particolare attenzione alla parte più tecnica, sociale e culturale dell’azienda grazie alla messa a disposizione degli immensi archivi, e presenta naturalmente tutti i modelli storici del celebre marchio.
E l’Italia? Il nostro paese non deluderà gli appassionati di storia dell’automobile. Siamo infatti ricchi di musei dedicati, a cominciare dal Museo Casa Enzo Ferrari di Modena. La struttura si sviluppa attorno alla casa di Enzo Ferrari, appunto, dove il fondatore dell’azienda ha trascorso la sua infanzia. All’interno del museo non troverete solo il Cavallino: lo spazio ospita infatti anche auto Alfa Romeo, Fiat e Maserati, che Enzo contribuì a realizzare prima che il suo nome entrasse nel mito.
A Brescia si trova inoltre il Museo Mille Miglia, che ospita collezioni di auto all’interno di un incantevole monastero dell’undicesimo secolo. L’edificio è un tributo alla gara endurance su strada tenutasi dal 1927 al 1957: la celebre competizione vedeva sfidarsi auto come Ferrari, Maserati, Alfa Romeo, Porsche e BMW di cui potrete ammirare i modelli perfettamente conservati.
Infine a Torino è possibile visitare il MAUTO, intitolato a Giovanni Agnelli. Il Museo Nazionale dell’Automobile è considerato tra i più importanti e antichi musei dell’automobile del mondo. È stato inaugurato nel 1960 e da allora si è costantemente arricchito di nuovi modelli, nuove sezioni, nuovi spazi che ripercorrono la storia dell’automobile in Italia, il rapporto con il design, con la tecnologia e l’innovazione.
In conclusione, se amate le auto e siete interessati ad approfondirne gli aspetti più concettuali e curiosi non fatevi scappare una gita in una di queste città e ricordate, anche il nostro piccolo paese è grande quando si tratta di motori!
photocredit: architecturenewsplus
Poche cose al mondo sono belle e rilassanti quanto una giornata in spiaggia: immaginate di esseri sdraiati sul lettino con la brezza che vi accarezza il viso, immaginate il rumore del mare a pochi passi da voi e la sensazione del sole sulla pelle. Splendido vero?
Tra il relax, il riposo e il divertimento però è anche necessario non abbassare mai la guardia sulla sicurezza: per godersi appieno una giornata in spiaggia è bene seguire dei piccoli consigli e accorgimenti che renderanno la giornata ancora più piacevole, confortevole e soprattutto sicura. Ad esempio se avete bambini scegliete sempre spiagge che dispongono di barriere frangiflutti, ovvero degli scogli artificiali il cui scopo è impedire l’erosione della spiaggia e riparare dalle correnti troppo forti del mare, che possono essere pericolose.
Sempre a proposito di bagni in mare è fondamentale rispettare le bandiere di balneazione: fate il bagno solo nelle ore in cui è garantito il servizio di salvataggio, segnalato dalle bandiere bianche a riva. Ricordate che la bandiera rossa significa che la balneazione non è consentita, sia per la mancanza di salvataggio sia per le condizioni del mare è molto importante rispettare questo divieto, anche in caso di mare apparentemente calmo.
Infine non fate mai il bagno in mare prima che siano trascorse almeno 3 ore dal pasto, che in caso di giornata sotto il solleone è bene che sia leggero e privo di alcolici. L’immersione in acqua (più fredda rispetto all’aria) potrebbe portarvi al rischio di una congestione o di crampi, perfettamente evitabili se rispetterete queste tempistiche.
Passando alla protezione fuori dall’acqua gli oggetti indispensabili da portare con voi saranno, ovviamente, una crema solare per proteggere la pelle da ustioni, scottature e raggi UVA. Ma anche un cappello e una buona dose di acqua fresca (da bere e da spruzzarvi addosso per rinfrescarvi) e l’evitare il sole nelle ore più calde vi aiuterà a proteggervi dai colpi di calore, molto frequenti a causa delle alte temperature.
Attenti anche alla sicurezza in fatto di borse, oggetti, eccetera. Non lasciate mai nulla incustodito: procuratevi una pochette o un marsupio e se avete voglia di fare lunghe passeggiate portate con voi gli oggetti di valore quali portafogli, cellulare, orologio.
E in caso di un incontro ravvicinato con una medusa? Può capitare di incontrarle in acqua, soprattutto quando è molto calma. Le sostanze rilasciate dai loro tentacoli sono urticanti e provocano bruciore e dolore alla pelle. Per curarle rivolgetevi al bagnino che sarà certamente attrezzato al primo soccorso. Lavate la ferita con l’acqua di mare, poi bagnatela con aceto o acqua calda. Dopo queste prime misure è comunque opportuno recarsi al Pronto Soccorso più vicino per accertarsi che sia tutto a posto e non siano necessari ulteriori interventi.
Infine fate particolare attenzione a bambini e anziani: le temperature troppo alte possono provocare svenimenti o colpi di calore, optate per frequentare le spiagge negli orari più freschi dunque al mattino presto e dopo le 16 di pomeriggio. Ricordate sempre di proteggere la pelle dei bambini con creme adeguate e fate loro indossare canottiere e cappellini durante le ore in cui il sole è più forte.
Se seguirete questi piccoli accorgimenti vi potrete godere una meravigliosa giornata in spiaggia cullati dalle onde del mare e con le dita nella sabbia soffice, senza però rinunciare alla comodità e soprattutto alla sicurezza!
photocredit: Nonsprecare.it
Oggi torniamo a indagare sulla questione “incubo parcheggio”.
La ricerca del parcheggio in una città grande e caotica è sempre un’immensa perdita di tempo e una grande causa di stress, ma forse dall’America arriverà presto un’app che potrebbe cambiare le cose.
Si chiama MonkeyParking ed è stata inventata proprio in Italia, a Roma, da Paolo Dibrowolny, Federico Di Legge e Roberto Zanetti. MonkeyParking permette di sapere in anticipo se nei dintorni c’è qualcuno che sta per liberare un parcheggio, e di fare un’offerta per ottenerlo, oppure permette di “vendere” il proprio posto prima di lasciarlo.
All’inizio non prevedeva l’uso del denaro “reale” ma solo un sistema di “crediti banana” che valevano solo per scambiare o comprare un parcheggio, oppure per ottenere sconti e pop corn al cinema. Da aprile 2014 l’app è sbarcata a San Francisco, dove stanno implementando un sistema di pagamento vero e proprio.
Ma com’è nata quest’idea che sembra essere davvero innovativa e rivoluzionaria? I fondatori rispondono: “Dalla sensazione provata quando stai cercando parcheggio e chiedi a un passante se sta per lasciare il posto. Se lui ti risponde “sì”, la felicità che provi ad aver risparmiato ore a girare per cercare parcheggio è immensa. Volevamo ricreare un’app che funzionasse allo stesso modo”. Ed effettivamente la felicità del parcheggio che si libera è una cosa che conosciamo tutti molto bene!
Al momento MonkeyParking, con il suo inconfondibile logo a forma di scimmietta in giacca e cravatta, sta riscuotendo un discreto successo ma è ancora troppo presto per fare dei bilanci. “Abbiamo avuto anche picchi di 500-600 download al giorno, ma è difficile valutare quante persone diventino utilizzatori attivi”, spiega Paolo, uno dei giovani fondatori.
Naturalmente quest’app sta sollevando anche qualche polemica e qualche (lecita) domanda, prima fra tutte: è legale? Il parcheggio infatti è parte del suolo pubblico e in molti si chiedono se sia “corretto” e soprattutto possibile “mettere in vendita” una parte di suolo pubblico, fosse anche solo per qualche ora. Il dibattito è molto acceso online, sui social network, tra i più giovani che hanno accolto l’app con grande entusiasmo e tra chi ha invece una mentalità più conservatrice. La risposta per ora sembra abbastanza controversa e in via di definizione. Il CEO e fondatore Paolo ha risposto così alle polemiche: “Noi mettiamo in contatto le persone e permettiamo loro di scambiarsi e vendere la preziosa informazione sul fatto che si sta liberando un posto. Chi lascia un parcheggio sarà incentivato a farlo sapere perché avrà una ricompensa. Chi cerca posto, invece, guadagnerà tempo. La nostra app semplifica la vita”.
E se dovesse prendere piede, anche tra le polemiche, la vita la semplificherebbe veramente! Per ora l’app è disponibile solo a San Francisco e a Roma, ma sembra che molte richieste siano arrivate per lanciare l’app anche in altre città. Al momento i 3 ragazzi di Monkey Parking hanno organizzato un contest sul sito ufficiale dell’app dove tramite un sistema di voti si deciderà la prossima città in cui sarà lanciata l’app. Per ora le capolista sono New York e Boston, tra le città europee spiccano invece Berlino e Amburgo. Il prossimo step sarà inoltre rendere disponibile Monkey Parking non solo per iPhone ma anche per Android e Google.
Staremo a vedere se il sistema del “parking sharing” prenderà piede, scavalcando dunque un altro ostacolo della mobilità di tutti!
photocredit: Ohgizmo.com
Che cosa non può mancare in un grande film? Un cast d’eccezione, una storia coinvolgente, un finale entusiasmante e, naturalmente, un’automobile indimenticabile! Se ripercorriamo la storia del cinema italiano e internazionale è facile notare come molti di questi film vedano protagoniste anche delle splendide, leggendarie quattro ruote.
Ad esempio, il celebre film degli anni novanta “Ritorno al futuro” non sarebbe stato lo stesso senza la DeLorean, costruita dal protagonista Doc sulla base di una semplice DeLorean DMC-12. Ma perché proprio questo modello? La specifica scelta della DeLorean DMC-12 è stata motivata con la scena in cui Marty arriva nel 1955 andando a sbattere nel granaio dei Peabody. Non appena i Peabody vedono la DeLorean credono che si tratti di un’astronave aliena per le sue caratteristiche porte ad “ala di gabbiano”.
E per gli amanti di James Bond, quanta importanza hanno avuto i veicoli scelti nei film dell’agente 007? La più grande collezione al mondo di auto di James Bond attualmente conta 59 veicoli ed è di proprietà di un miliardario americano. L’automobile più antica ed esclusiva è l’auto sommergibile Fairey Huntress del 1963 del film “Dalla Russia con amore”, mentre la più nuova di tutta è l’Audi A5 e la Land Rover Defender del 2012, quattro ruote protagoniste del film “Skyfall”.
Gli appassionati di libri e film dell’orrore non avranno certamente dimenticato “Christine, la macchina infernale”, il cui film di John Carpenter del 1983 è stato tratto dall’omonimo libro di Stephen King. Il modello di macchina è una Plymouth Fury del 1958, ma nel film viene “interpretata” per la maggior parte del tempo da una Plymouth Belvedere, dal momento che le Fury sono molto rare. Inoltre nel romanzo ci sono vari riferimenti all’uso delle porte posteriori di Christine, ma il film ha previsto l’utilizzo di una vettura a due porte.
E che dire del modello Ford Gran Torino? Questa straordinaria automobile veniva prodotta dalla Ford per il mercato nordamericano tra il 1968 e il 1976, ed è stata resa celebre soprattutto grazie all’omonimo film di Clint Eastwood del 2008. Era inoltre protagonista del film “Il grande Leboswki” del 1998 e compare persino nella serie Fast & Furious, nello specifico nel film “Fast & Furious – Solo parti originali”.
Passando al cinema italiano l’auto forse più famosa della nostra storia è stata resa celebre dal capolavoro di Dino Risi, il delizioso film “Il sorpasso” del 1965 con Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant. Si tratta della bellissima Lancia Aurelia B24, su cui i protagonisti Bruno e Roberto sfrecciavano attraverso la Via Aurelia fino alle meravigliose campagne Toscane. Il modello di Lancia Aurelia B24 è “sopravvissuto” ed è attualmente esposto presso Cinecittà.
Non possiamo naturalmente non citare “Herbie, Il Maggiolino Tutto Matto”, protagonista di un ciclo di film tutti dedicati a lui e rappresentato dalla celebre Beetle Volkswagen a partire dal primo film, nel 1968. E la macchina di Diabolik? Famosissima sia grazie al fumetto che al film, si tratta di una magnifica quanto esclusiva Jaguar E-Type del 1961. Proprio a causa di questi legami con Diabolik ed Eva Kant pochi sanno che inizialmente, negli anni sessanta, la casa britannica diffidò gli autori dal nominare la marca dell’auto in quanto temeva una pubblicità negativa!
Ma in seguito fu la stessa Jaguar a chiedere agli autori di Diabolik di realizzare delle immagini per celebrare i 50 anni dalla nascita del modello, perché per diventare una leggenda automotive non c’è niente di meglio che essere protagoniste di una grande storia!
photocredit: Garage Torino
Il campionato mondiale di calcio (detto anche FIFA World Cup o Coppa del Mondo FIFA) è l’evento sportivo più seguito al mondo. In occasione di questo Mondiale 2014 che ci sta regalando un’estate di grandi emozioni abbiamo indagato e curiosato nella storia di questa straordinaria competizione sportiva e abbiamo scoperto non poche curiosità!
Nel 1950 ad esempio l’Italia si rese protagonista di un evento tragicomico: la Nazionale affrontò il viaggio in Brasile in nave invece che in aereo, mettendoci 3 settimane. Ma dopo pochi giorni tutti i palloni da calcio utilizzati per gli allenamenti erano finiti in mare, e la squadra si presentò in Brasile debilitata e male allenata, e venne eliminata al primo turno.
Per gli amanti degli animali, la storia del Mondiale è segnata anche da due splendide personalità a quattro zampe che hanno fatto parlare di loro. Il primo, un cagnolino che durante il Mondiale del 1962 in Cile effettuò un’invasione di campo. Fu fermato grazie al giocatore inglese Greaves che si acquattò a terra e riuscì ad avvicinare il cagnolino che venne poi portato via dal campo su cui si stava svolgendo il match Brasile-Inghilterra. Nel 1966 invece prima del Mondiale in Inghilterra la Coppa Rimet venne rubata da ignoti. Fu ritrovata grazie a Pickles, un simpatico cagnolino che armato di grandissimo fiuto e tenacia la ritrovò in un parco Londinese, avvolta in un giornale.
Parlando invece di errori “umani” come dimenticare l’episodio del 1982 nel Mondiale tenutosi in Spagna? Durante Francia – Kuwait, già sul 3 a 1, i francesi segnarono il quarto gol. Gli avversari però, sentendo un fischio proveniente dalle tribune e scambiandolo per quello dell’arbitro, si fermarono credendo fosse in atto un fuorigioco. Fu a quel punto che lo sceicco Ahmed Al-Jaber Al-Sabah entrò in campo e, preso dalla rabbia, minacciò l’arbitro di ritirare la propria squadra. Quest’ultimo fece dunque marcia indietro e annullò la rete.
Ma le stranezze non accadono solo durante i match, come dimostra ciò che avvenne durante la cerimonia di inaugurazione dei Mondiali USA, nel 1994, quando la star Diana Ross avrebbe dovuto calciare un rigore a porta vuota provocando la rottura della rete e l’inizio dei fuochi. Purtroppo nonostante la distanza di soli 6 metri il tiro di Diana finì abbondantemente a lato, tra le risate generali!
Passando ai Mondiali degli anni 2000, anche Germania 2006, che vide trionfare la Nazionale degli Azzurri, ha la sua eccentricità: vi ricordate Josip Simunic? Il giocatore croato è stato il primo e unico calciatore a venire espulso solo al terzo cartellino giallo, per una banale dimenticanza dell’arbitro che riuscì a mandarlo via dal campo solo al 93’, dopo la terza ammonizione.
L’ultima stranezza riguarda il Mondiale in Sudafrica nel 2010 e vede protagonista Diego Armando Maradona che convocò il trentenne Andrea Garcè a discapito di Zanetti (fresco del celebre “triplete” con l’Inter) solo perché l’aveva sognato mentre alzava la Coppa del Mondo, che però venne vinta dalla Spagna e non dall’Argentina.
Quali altre sorprese e curiosità ci riserverà questo Mondiale in Brasile? Non possiamo prevederlo, ma è certo che i Mondiali 2014 ci hanno regalato grandi emozioni e continueranno a farlo fino alla Finale che si disputerà domenica 13 luglio.
photo credit: Guardian
Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.
(Daniel Pennac)
E quale momento migliore per rilassarsi e leggere, se non durante le vacanze estive? Purtroppo durante l’anno spesso manca il tempo di sfogliare e apprezzare un bel libro, e l’estate è davvero la stagione ideale per riscoprire questo piacere, che sia sotto l’ombrellone, prima di dormire in una città d’arte o tra i boschi di montagna. Ecco dunque la guida di Dialogo ai libri da mettere in valigia per l’estate 2014!
Se amate i classici la scelta è davvero infinita: al primo posto Il nome della rosa di Umberto Eco, perfetto per chi cerca un romanzo impegnativo ma avvincente, ricco di fascino e segreti. Questo romanzo voluminoso vi terrà incollati alle sue pagine e non vedrete l’ora di sapere la soluzione a tutti i misteri, al punto che dovrete ricordarvi di lasciarlo accanto all’ombrellone ogni tanto e godervi un po’ di tintarella!
Sempre in fatto di classici ma per gli amanti dell’horror l’estate potrebbe essere un’ottima occasione per leggere Dracula di Bram Stoker. Negli ultimi anni, si sa, i vampiri sono diventati di gran moda. E se cercate mistero, intrigo e una buona dose di terrore questo splendido romanzo del 1897 vi consentirà di conoscere il vampiro più famoso del mondo.
E per gli amanti del magico e della fantasia? L’estate sarà l’occasione perfetta per leggere e scoprire il meraviglioso mondo di Tolkien, seguendo le avventure dell’hobbit Bilbo Baggins. Grazie alla recente uscita cinematografica Lo Hobbit è tornato “di moda” e ha fatto innamorare grandi e piccini. Il romanzo è avvincente, divertente e incantevole, vi trasporterà in posti lontani tra atmosfere sognanti, draghi e creature fantastiche. Un consiglio: se viaggiate con dei bambini leggetelo a voce alta prima di dormire, sarà un momento prezioso e indimenticabile per tutta la famiglia!
Cambiando genere, ecco un consiglio dedicato alle lettrici: tutte conoscono la straordinaria serie cult Sex and the City, ma poche hanno letto il romanzo che l’ha ispirata. Il libro di Candace Bushnell è divertente, irriverente, irresistibile. Perfetto se siete single e volete sfruttare queste vacanze per sentirvi belle e seducenti, proprio come Carrie e le sue amiche.
E per gli amanti del giornalismo? Consigliamo Un’idea di destino. Diari di una vita straordinaria di Tiziano Terzani. Si tratta di un’opera inedita che affonda le sue radici negli anni ’80 e che è stata pubblicata solo nel corso del 2014 in occasione del decimo anniversario dalla morte del grande autore. Il libro perfetto per chi desidera sfruttare le vacanze come momento di riflessione sulla vita e sul mondo, mostrando un Terzani profondamente tormentato e dubbioso, ma incredibilmente umano.
Dopo tanti classici, un occhio ai best seller: che ne dite di Storia di una ladra di libri di Markus Zukas? Questo libro del 2005 è diventato un vero e proprio caso editoriale grazie all’uscita del film nelle sale nel 2014, e racconta la storia davvero avvincente di una ragazzina molto speciale, innamorata della letteratura e delle parole. Perfetto sia per chi ama i grandi classici e chi invece predilige letture più moderne.
Seguite i nostri consigli e scegliete il libro da mettere in valigia, perché non è vacanza senza relax e non è relax senza una buona lettura a farci compagnia!
photocredit: Wallpapersas.com
Chi usa l’auto per andare al lavoro tutti i giorni lo sa bene, soprattutto se vive in una grande città: il traffico urbano può trasformarsi in un vero e proprio incubo a occhi aperti! Pedoni distratti, semafori, incroci, lavori stradali e, naturalmente, gli altri automobilisti che sembra facciano di tutto per farci innervosire. Certo, guidare è anche e soprattutto un piacere, ma difficilmente muoversi a Milano, a Roma, a Napoli alle 8 del mattino risulterà un’esperienza rilassante.
Chissà quante volte vi è capitato di pensare “Ah, se la mia auto si guidasse da sola…” e pare che anche Google, il colosso di Mountain View, ci abbia pensato. Già da tempo infatti Google ha presentato la Self Driving Car, letteralmente “L’auto che si guida da sola”. Il team Google dedicato alla Self Driving Car ha percorso migliaia di chilometri sulle strade californiane in prossimità dell’azienda, al fine di mettere alla prova il sistema e perfezionarlo. Naturalmente percorrere un tratto di strada in città è molto complicato, a causa soprattutto delle centinaia di elementi in movimento e delle regole della strada.
Gli ingegneri di Google infatti si sono concentrati sul miglioramento del software che identifica, riconosce e distingue tutti gli oggetti e i soggetti che si possono incontrare per strada: cartelli, pedoni, autobus, ciclisti, eccetera. Guardando il video che mostra l’esperimento si rimane basiti dalla capacità dell’auto di rallentare e cambiare traiettoria in prossimità del pericolo o dell’ostacolo, senza che sia mai messa a rischio l’incolumità dei passeggeri e degli altri automobilisti.
Cliccate sul video per vedere la prova su strada della Self Driving Car powered by Google: https://www.youtube.com/watch?v=dk3oc1Hr62g
Naturalmente l’esperimento di Google è ben lontano dall’essere concluso, come conferma lo stesso responsabile del progetto Chris Urmson: “I problemi da risolvere sono ancora tanti, prima di testarla in altre città”.
Google non è l’unica grande azienda che si è lanciata nell’esperimento di creare un’automobile che sia in grado di guidarsi in totale autonomia: alcune tra le più grandi case automobilistiche come Volvo, Nissan, Mercedes e Audi stanno sviluppando dei progetti, e anche l’Italia ha qualcosa da dire sull’argomento. Il laboratorio VisLab dell’Università di Parma prossimamente presenterà l’ultima versione del nuovo prototipo di Deeva.
La peculiarità di questa Self Driving Car italiana sta tutta nell’impiego di sensori a basso costo e la loro profonda integrazione nella carrozzeria e nelle 20 telecamere installate a bordo che garantiranno una visione in 3D dell’intero perimetro dell’auto.
Il progetto italiano comunque affonda le sue radici negli anni ’90, quando gli sperimentatori operarono su un vecchio veicolo furgonato FIAT e lo resero capace di rilevare gli indicatori di corsia e le altre vetture presenti sulla carreggiata. Naturalmente dopo vent’anni le tecnologie si sono evolute, avvicinandosi sempre di più al concetto di Intelligenza Artificiale.
Ma l’Intelligenza Artificiale potrà mai sostituire l’uomo nella guida? Avrà mai lo stesso intuito e la stessa capacità di fare fronte agli imprevisti e alle difficoltà? Per avere risposta a questi interrogativi è probabile che dovremo aspettare ancora molto tempo, ma chissà che tra qualche decennio il sogno dell’auto che si guida da sola in totale comfort e sicurezza non diventi una realtà alla portata di tutti.
photocredit: Motortrend.com
Ve lo ricordate il 2004? I social network iniziavano appena a prendere piede negli USA (risale a quest’anno infatti la nascita di Facebook), non esistevano gli smartphone e milioni di telespettatori stanno incollati allo schermo per vedere l’ultima, divertentissima puntata della serie cult anni ’90 Friends. Nel maggio 2004 la società Olandese TomTom International BV (nata nel lontano 1991, come azienda produttrice di software) lancia il suo prima sistema di navigazione satellitare per automobile, il TomTom Go.
Prima degli smartphone con GPS e prima di Google Maps il TomTom è stato “il navigatore” per antonomasia: il “TomTom” appunto. Nel 2004 uscì sul mercato a un prezzo competitivo e specifiche tecniche che ora fanno quasi sorridere. Il primo TomTom disponeva infatti di uno schermo da 3,5 pollici e 32 MB di RAM! Era piccolo, ma utilissimo, e divenne immediatamente un oggetto a cui nessuno poteva più rinunciare.
Sono passati 10 anni il TomTom è diventato davvero grande: ad oggi sono stati venduti 75 milioni di navigatori satellitari a marchio TomTom in 36 paesi e in totale la casa madre calcola che siano stati percorsi ben 280 miliardi di chilometri con la sua guida, corrispondente a un lasso di tempo di ben 700.000 anni. Sono numeri impressionanti che, ovviamente, non hanno grande valenza scientifica, ma rendono bene l’idea di come l’azienda olandese sia diventata di primo livello, almeno nel suo settore, e abbia cambiato per sempre il concetto di guida. Vogliamo dare un’occhiata agli altri numeri, decisamente più divertenti? Sempre secondo la società pare che in 10 anni il caro TomTom abbia portato in vacanza circa 35 milioni di turisti, mentre le persone portate sul luogo del loro primo, decisivo appuntamento sarebbero circa 3 milioni.
La società si vanta anche simpaticamente del numero di divorzi evitati. Sì, perché le coppie lo sanno: anche i più affiatati in macchina non possono fare a meno di evitare battibecchi e litigi in merito alla strada da percorrere! TomTom sostiene di aver salvato ben 13 milioni di matrimoni, mettendo tutti d’accordo. Del resto come si fa a resistere a “Jane” e “Tim”, ovvero la voce femminile e maschile del navigatore? Ci hanno guidato verso le nostre destinazioni, diventando dei veri e propri compagni di viaggio! Anche alcuni tra i più noti personaggi del cinema e del mondo dello spettacolo hanno prestato la voce per diventare speaker d’eccezione dei TomTom Go: tra i più celebri ricordiamo Darth Vader, e il mitico Homer Simpson!
Ad oggi il TomTom è ancora il navigatore satellitare più celebre al mondo e la strada percorsa non si conta solo in chilometri, ma anche e soprattutto nei grandissimi progressi tecnologici fatti in questi 10 anni: per esempio le funzioni aggiuntive che permettono di ricevere informazioni sul traffico molto dettagliate (come le cause dei ritardi e degli ingorghi), il servizio meteo che fornisce previsioni locali giornaliere e/o fino a cinque giorni, la funzione Google che permette di effettuare delle ricerche tramite il motore di ricerca, e infine Speak and go, per eseguire più di mille comandi vocali senza dover usare le dita sullo schermo.
Tanti percorsi, tanti progressi, tanti viaggi e tante persone diverse. I primi 10 anni di TomTom sono stati un vero successo, noi gli facciamo gli auguri di compleanno e gli auguriamo mille di questi chilometri!
photocredit: Publieditor.it
Con le vacanze estive è sempre la stessa storia: ci sono quelli che già in inverno hanno prenotato volo, aereo, macchina e itinerari e chi invece si riduce sempre all’ultimo. Qualsiasi sia il vostro approccio alle ferie lo sapete che al giorno d’oggi, grazie al web, potete risparmiare tantissimo sulle vacanze e trovare offerte davvero vantaggiose?
Ad esempio la cosa che più spaventa quando si tratta di prenotare una vacanza è il costo del volo. Purtroppo non è poi così vero che organizzare un viaggio con largo anticipo permette di risparmiare; anzi, spesso è necessario rimanere informati quotidianamente per approfittare della flessibilità delle compagnie aree e avere la fortuna di trovare prezzi accessibili, soprattutto nel caso di viaggi in famiglia. In fatto di voli il colosso del web è certamente Skyscanner, il motore di ricerca delle offerte che reindirizza ai siti delle compagnie di volo. Per i più avventurosi poi il sito presenta una sezione dedicata alle migliori offerte low cost, a prescindere dalla destinazione, per organizzare un viaggio last minute verso mete sconosciute a prezzi convenientissimi.
Un trucco utile poi potrebbe essere quello di attivare gli alert sui siti che lo consentono, come ad esempio Kayak. Gli alert sono degli avvisi molto utili che consentono di rimanere sempre informati sui ribassi dei prezzi in real-time, in modo da potersi accaparrare subito l’offerta più vantaggiosa.
Se invece non è il volo che cercate ma l’alloggio sia che si tratti di prenotare un hotel, una stanza o una casa il web offre possibilità infinite di risparmio senza rinunciare alla qualità. Laterooms ad esempio si impegna ad offrire prenotazioni online e pagamenti in loco, con zero costi di prenotazione o cancellazione, e dispone di un call center gratuito. Un’altra soluzione, soprattutto se siete in cerca di pacchetti-vacanza, potrebbe essere Venere.com che dispone di una newsletter per avvisarvi delle ultime offerte, oppure Expedia.it con la sua celebre app che permette di trovare ovunque prezzi vantaggiosi. Non dimenticate anche di dare un’occhiata a Airbnb, il portale che fa incontrare i privati che cercano un alloggio per le vacanze con quelli lo vogliono mettere a disposizione.
A proposito di alloggi esiste anche un sito che permette di alloggiare a titolo completamente gratuito: si tratta di scambiocasa.com (versione italiana del più noto HomeExchange.com), che consente di mettere a disposizione la propria abitazione, compilando una scheda, e consultare quelle degli altri utenti. La trattativa avviene mediante la messaggistica interna, e concluso l’affare è quindi possibile effettuare uno scambio di casa a costo zero.
Per chi viaggia con animali o bambini poi esistono siti dedicati che permettono di trovare soluzioni e itinerari non solo convenienti economicamente ma anche funzionali alle esigenze di tutti: consigliamo particolarmente due portali ricchi di utili informazioni, Vacanzeconbimbi.it e Vacanzeanimali.it
Un’ultima segnalazione la dedichiamo a chi quest’anno vuole cimentarsi nelle vacanze in campeggio ma non dispone dell’attrezzatura necessaria: LocLoc è una community di noleggio online dove è possibile trovare gli oggetti più disparati ma con particolare attenzione a tutto ciò che serve per una gita fuori porta, dal forno portatile alla tenda, fino alle biciclette. Perfetto se volete provare il campeggio per la prima volta ma non siete sicuri di volerci riprovare l’anno prossimo!
In conclusione, qualsiasi sia la vostra idea di vacanza, non dimenticate di cercare le recensioni degli utenti (soprattutto in fatto di alloggi) per trovare soluzioni che siano sì vantaggiose, ma senza dimenticare la qualità.
photocredit: haivisto.com
Tutti i grandi appassionati di auto e motore dovrebbero fare una visita al Salone dell’Automobile di Ginevra. L’evento si svolge ogni anno a Ginevra, in Svizzera, dal 1905. Si tratta di una manifestazione esclusiva e di grande importanza storica, in più di 100 anni infatti si è interrotta solo a causa dei due conflitti mondiali. La prima macchina che venne presentata al Salone fu una Clément-Bayard (una casa automobilistica e aeronautica attiva dal 1900 al 1919) carburata a petrolio e alcool. Attualmente sembra assurdo, è vero, eppure anche nel 2014 le stranezze al Salone dell’Auto non sono mancate. Sì, perché quale migliore occasione se non Ginevra per presentare e scoprire tutti i concept automobilistici più innovativi? Alcuni davvero straordinari, altri forse solo bizzarri, sta di fatto che il Salone riserva sempre grandi sorprese.
Che dire ad esempio dell’incredibile bolide Koenigsegg Agera One:1, una macchina svedese potentissima che raggiunge la perfezione 1:1 tra peso e potenza, la cui velocità massima dichiarata si aggira intorno ai 440 km/h? Non mancano comunque le piccole “pietre preziose” tutte Made In Italy, come l’Alfa Romeo 4c o la Abarth 695 biposto, ispirata alla Fiat 500 originale.
Eppure il Salone di Ginevra quest’anno come sempre ha lasciato spazio alla più innovativa creatività: ad esempio, quanti di voi si sentono pronti per guidare una vettura in legno? Si chiama Biofiore ed è definita un’ecologica estrema. Ideata dalla cartiera finlandese UPM insieme all’università di Helsinki è completamente realizzata con materie provenienti da fonti rinnovabili, atossiche e senza solventi. Il motore è della Volkswagen, ma è alimentato dall’UPM BioVerno, un carburante speciale ottenuto dalla cartiera a partire dal legno.
Ma se il legno non dovesse essere di vostro gusto ricordate che c’è sempre l’auto stampata in 3D, presentata dalla tedesta Edag. La costruzione della vettura si basa sul concetto di produzione additiva: ogni componente viene realizzato strato su strato, abbattendo i costi e migliorando la robustezza. Certo, potrebbe essere la rivoluzione dell’industria, ma passerà del tempo prima che le macchine stampate in 3D calchino le nostre strade.
Quest’anno poi come al solito non si smentisce Frank Rinderknecht, uno tra i designer più originali e creativi, che dopo aver proposto l’auto subacquea nel 2010 (tre motori: due su strada e uno marino, per viaggi un po’ particolari…) ha presentato nel 2014 XchangE, un salotto su quattro ruote che dispone di 20 allestimenti diversi. Praticamente un salotto, una lounge, è possibile arricchirlo con poltrone, divanetti, televisori e macchinette per il caffè italiane, per non farsi mancare proprio niente. Frank Rinderknecht è fatto così, la nascita della sua casa automobilistica Rinspeed risale al 1979 e si è sempre distinta per originalità forse eccessiva ma certamente innovativa, divertente e originale, sempre improntata alla ricerca di nuove soluzioni per la mobilità, senza nessun timore di rischiare e sperimentare!
E che dire, infine, della vettura che si ispira in tutto e per tutto all’automobile di Batman? Realizzata in soli 47 giorni da 30 studenti del Centre Espera di Montbéliard in Francia questa vettura, anche se rossa, richiama la potenza e la linea avveniristica della bat mobile e dispone di un motore Citroen DS3, per chi alla guida vuole sentirsi proprio come un supereroe!
Il Salone di Ginevra è un evento che dimostra che la creatività del mondo dell’automotive è ancora viva e attiva, e sempre più professionisti, tecnici e appassionati si stanno ingegnando per trovare soluzioni di mobilità sempre nuove, con particolare occhio a tutto ciò che è anticonvenzionale. Il mondo delle auto del resto è stato creato per guardare al nuovo senza paura e senza pregiudizi, come ci ricorda la frase più famosa di Henry Ford, fondatore della casa automobilistica omonima: “Se avessi ascoltato i miei clienti avrei dato loro un cavallo più veloce”. Perché i clienti hanno sempre ragione, ma sta ai grandi uomini coraggiosi aver voglia di creare il futuro!
photocredit: Motorpad.it