Non chiamatele “vecchie”: i vantaggi assicurativi per le auto d’epoca
Partiamo da una precisazione terminologica: la terminologia corretta da utilizzare è quella di ‘auto storiche’ e non ‘d’epoca’, poiché quest’ultime sono considerate dalle assicurazioni quelle radiate dal Pra, i cimeli da museo o i mezzi destinati a circolare solo in determinate manifestazioni dietro autorizzazione specifica.
Inoltre, va specificato che sono considerate auto storiche quei veicoli con più di 20 anni, iscritti all’Asi.
Ci sono vantaggi dunque per queste auto ‘vintage’ e per questo tanto affascinanti?
E’ possibile usufruire di vantaggi assicurativi molto convenienti per queste auto e competitivi rispetto alle polizze tradizionali.
Anzitutto, l’auto storica non accede alla classe di merito del tipo bonus-malus ma acquisisce una classe di merito fissa.
Un’altra agevolazione è quella del riconoscimento della guida libera (anche se non da parte di tutte le compagnie), cioè il fatto che chiunque può mettersi al volante del mezzo.
C’è una soluzione specifica anche per chi è tanto appassionato da essere un collezionista di queste auto: per quanti hanno una collezione di auto storiche, infatti, le assicurazioni prevedono la “formula garage” con la quale si può assicurare l’intero parco a propria disposizione, beneficiando di prezzi molto competitivi poiché al premio su un mezzo si sommano delle quote minime per ciascun veicolo aggiuntivo.
Tuttavia, è possibile accedere ai benefici concessi dalle assicurazioni per le auto storiche anche in presenza di un veicolo che abbia oltre trent’anni di anzianità dalla data di immatricolazione e non iscritto ad alcun registro storico.
Quanto ai prezzi, orientativamente per veicoli datati con una cilindrata fino a 2080 cc, e per moto con una cilindrata fino a 400 cc, l’assicurazione di un mezzo può costare in alcuni casi all’incirca 105 euro, cui va aggiunto il contributo per il servizio sanitario nazionale e le imposte.
Per cilindrate superiori ai 2080 cc o superiori ai 400 cc per le moto, invece, il prezzo sale a circa 150 euro, sempre considerando l’aggiunta dei contributi per il servizio sanitario nazionale le imposte.
Tornando alla formula garage per i grandi appassionati e collezionisti, l’assicurazione di un secondo veicolo e dei successivi in aggiunta al primo, potrà costare tra i 21 e i 30 euro a seconda della cilindrata.
Quali documenti sono necessari per sottoscrivere una polizza assicurativa su un’auto d’epoca? Oltre alla documentazione tradizionale richiesta per la stipula, è necessario produrre l’iscrizione a un registro storico, nel caso in cui l’auto abbia più di vent’anni.
Generalmente, le assicurazioni per auto storiche vengono offerte per veicoli che si ritiene non percorrano molti chilometri all’anno. Ma c’è anche chi le utilizza come dei mezzi tradizionali, usandole per percorrenze più lunghe come fosse un utilizzo quotidiano. È importante quindi verificare prima le diverse condizioni contrattuali per capire quali potrebbero essere le ripercussioni in caso di un sinistro verificatosi al di fuori dell’eventuale soglia chilometrica proposta dalla compagnia.
Adesso che siete informati e assicurati, buona circolazione a bordo delle vostre affascinanti auto “d’epoca”!