Contro l’abbandono
Da sempre grande sostenitrice delle campagne contro l’abbandono degli animali e in particolare degli amici a quattro zampe, anche quest’anno la redazione di Dialogo Blog desidera sensibilizzare i lettori nei confronti di un fenomeno preoccupante che va accentuandosi con la bella stagione. La dichiarazione universale dei diritti dell’animale non poteva utilizzare aggettivi più calzanti nel descrivere la problematica: l’abbandono di un animale è un atto crudele e degradante.
Per renderci conto della portata di tale pratica incivile, si può partire da alcuni dati statistici. Secondo l’Istat, ogni anno in Italia vengono abbandonati circa 150 mila cani (i gatti sono invece circa 200 mila), dei quali 45 mila nei mesi estivi. Facendo alcuni rapidi conti, se ne può ricavare che nel periodo che va da inizio giugno alla fine di agosto, vengono lasciati a loro stessi quasi 500 cani al giorno. Ciò senza contare il fenomeno del randagismo: il numero in Italia oscilla tra le 500 mila e le 700 mila unità.
Ripercorrendo le misurazioni dell’ultimo decennio si possono estrapolare altri due dati. Da una parte si rileva un triste aumento di casi d’abbandono segnalati, anche se in tal senso bisogna tenere conto che c’è una maggiore propensione da parte dei cittadini italiani a interessarsene e a denunciare tali episodi rispetto al passato; dall’altra sono meno frequenti i fenomeni d’abbandono in autostrada visto che i vili ex-padroni preferiscono lasciarli nei pressi di canili, centri cittadini e alle porte dei paesini di villeggiatura.
Abbandonare un cane è un atto deprecabile. Non solo dal punto di vista morale. E’ anche un reato. L’articolo 727 del codice penale sancisce infatti che “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro”. Oltre a compiere un illecito, chi abbandona un cane è anche potenzialmente responsabile di omicidio colposo (Legge 20 luglio 2004, n. 189) visto che l’animale potrebbe vagare disorientato per le strade, con le gravi conseguenze per gli automobilisti che potete facilmente immaginare.
Non è per la paura di ricevere una sanzione che non bisogna abbandonare i propri amici a 4 zampe, il buon senso e l’amore verso gli animali devono aiutarvi nel trovare soluzioni che tengano in considerazione i diritti di cani e gatti.
Ma nella pratica come fare ad arginare il fenomeno? Sembra una banalità, ma serve innanzitutto partire dalla coscienza individuale. Se avete intenzione di comprare o regalare un cucciolo, pensateci a lungo. Un cane non è un oggetto che si accende e si spegne a proprio piacimento come un televisore. Va nutrito, coccolato, istruito. Sempre, attraverso una cura costante nel tempo. Se non ci sono questi requisiti, meglio lasciar perdere.
Se invece avete già un vostro Fido e siete impossibilitati a portarlo con voi in vacanza, le soluzioni per affidarlo a qualcuno ci sono, eccome. Potete mettere degli annunci in alcuni punti strategici (bacheche del Comune e altre sedi istituzionali) e in internet. O ancora, se ritenete che il costo della pensione sia troppo oneroso, rivolgetevi al canile più vicino e i volontari saranno pronti ad accogliere e soddisfare la vostra richiesta.
L’abbandono dell’animale non è la soluzione al vostro problema, la soluzione è considerare il vostro amico come parte integrante della vostra famiglia e pertanto comprenderlo in ogni momento e spostamento.
photocredit: Bruno Capilli